Skip to content

Negli ultimi anni, i social media sono diventati uno spazio sempre più utilizzato per raccontare esperienze personali, compreso il cammino verso la genitorialità. Chi sta seguendo un trattamento di Procreazione Medicalmente Assistita (PMA) può trovare supporto e speranza online grazie alla conoscenza delle storie di altre coppie, ma può sentirsi anche sopraffatto da contenuti che spesso compaiono nei feed e si visualizzano in maniera passiva, senza averli ricercati. Il confronto sui social durante un percorso di PMA, quindi, non sempre è utile; anzi, può essere pericoloso per il proprio benessere psicologico.

Il fenomeno della condivisione social della PMA

Navigando su Instagram o TikTok, non è raro imbattersi nelle storie di chi sta affrontando la PMA: aggiornamenti sugli esami, ecografie, video di iniezioni e post che raccontano speranze e delusioni. Questa apertura può essere utile, perché aiuta a parlare di un tema che, purtroppo, ancora oggi per alcuni è un tabù. D’altro canto, può generare frustrazione in alcuni, specialmente coloro che non sono ancora riusciti ad ottenere la gravidanza desiderata.

Il rischio del confronto: quando il dolore si amplifica

Chi condivide il proprio percorso lo fa spesso per cercare supporto nei momenti difficili o dare speranza nei momenti gioiosi; ma per chi legge o guarda i video, soprattutto se sta ancora affrontando le sue difficoltà, i racconti di altre persone possono amplificare la percezione di insuccesso e il senso di inadeguatezza.

Ecco alcune emozioni comuni che possono emergere:

  • Invidia e senso di colpa: provare invidia per chi ce la fa è normale, ma può essere difficile accettarlo, soprattutto se si sente di non avere il diritto di provare questa emozione;
  • Senso di solitudine: i post pieni di gioia possono far sentire ancora più isolati coloro che stanno affrontando il dolore di uno o più esiti negativi;
  • Pressione e ansia: vedere gli altri riuscire ad avere una gravidanza, magari dopo uno o pochi tentativi, può far sentire “in ritardo”;
  • Il dolore amplificato da contenuti drammatici: Le storie di aborti, o di tentativi di fecondazione falliti, spesso condivise con immagini, parole e musiche strazianti, possono risultare davvero difficili da digerire per chi è ancora nel processo, intensificando l’ansia e il timore di trovarsi nella stessa situazione.

Gli aspetti positivi del confronto durante un percorso di PMA

Nonostante i rischi, i social possono anche offrire un grande supporto. Leggere le storie di chi ha affrontato sfide simili alle proprie può far sentire meno soli e portare un po’ di speranza.

Ecco alcuni aspetti positivi del confronto sui social:

  • Sentirsi meno soli: Sapere che altri hanno vissuto esperienze simili aiuta a sentirsi meno isolati;
  • Apprendere strategie di coping: Molti condividono consigli su come affrontare l’ansia e i momenti difficili;
  • Creare connessioni autentiche: I social possono diventare un posto per connettersi e scambiarsi supporto.

Perché ognuno reagisce in modo diverso al confronto sui social?

Le reazioni al confronto dipendono da vari fattori, come:

  • Esperienze precedenti negative: Chi ha affrontato molte delusioni può sentirsi più vulnerabile rispetto a chi è solo all’inizio;
  • Personalità: Alcuni vedono i successi degli altri come motivanti e fonte di speranza, mentre altri li considerano una conferma delle proprie difficoltà e della propria inadeguatezza o sfortuna;
  • Supporto emotivo disponibile: Chi ha amici o familiari solidali può affrontare meglio la pressione derivante dai social e dalla società in generale;
  • Momento del percorso: La fase in cui ci si trova può influire sulla percezione dei contenuti social; dopo un insuccesso, il confronto può essere più doloroso.

Come proteggersi emotivamente dai social durante la PMA?

È fondamentale riconoscere quando i social diventano una fonte di stress emotivo. Proteggersi dalla pressione costante del confronto e dalla visione di contenuti che potrebbero amplificare ansie e paure è essenziale per mantenere il proprio equilibrio durante il difficile percorso della PMA.

Ecco alcuni suggerimenti per affrontare i social con maggiore consapevolezza e preservare la propria salute emotiva.

  • Seleziona attentamente ciò che segui: Se alcuni profili ti rendono nervoso, prenditi una pausa. Non sentirti in colpa se decidi di silenziare determinate pagine;
  • Evita contenuti che possono ferire: Se i post su aborti o lutti ti turbano, ed è comprensibile, cerca di evitarli;
  • Ricorda che ognuno ha un percorso unico: I social mostrano solo una parte della realtà. Quello che funziona per uno potrebbe non andare per un altro;
  • Cerca supporto in altri modi: Gruppi di supporto in presenza o la terapia possono offrire uno spazio più sicuro per condividere senza il filtro dei social;
  • Pratica la gratitudine: Invece di concentrarti su ciò che ti manca, cerca piccole cose da apprezzare ogni giorno;
  • Fai detox digitale quando necessario: Se i social diventano troppo stressanti, spegni il telefono e goditi un momento offline per ricaricarti.

Conclusione

Il percorso della PMA mette a dura prova il fisico e la mente. Il confronto con le storie degli altri che, spesso, oltre che con persone che si conoscono nella vita reale, avviene anche con estranei attraverso i social può renderlo ancora più estenuante. Tuttavia, i social, se usati in modo consapevole, possono anche offrire supporto e consentire la nascita di connessioni significative. Impostare confini sani e cercare esperienze positive può davvero aiutare a vivere questo momento di vita con maggiore serenità.

Questo articolo ha 0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Torna su