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Cos’è la depressione?

Si tratta di un disturbo dell’umore caratterizzato principalmente da tristezza profonda e perdita di interesse e piacere nelle comuni attività quotidiane. Può manifestarsi con diversi livelli di gravità: si può soffrirne in modo acuto (con fasi depressive intense ed improvvise), oppure in modo cronico e continuo, in una forma più lieve, con alcuni improvvisi momenti di peggioramento.

In circa il 15% dei casi la depressione diventa un disturbo cronico con una durata di oltre tre anni. La possibilità di ricaduta è del 50%. Dopo una prima ricaduta, la probabilità di ricorrere in altri episodi depressivi aumenta fino al 75%.

Quali sono i sintomi?

La depressione può manifestarsi attraverso vari sintomi, ma non tutti quelli individuati dai sistemi di classificazione diagnostica più recenti (ad es. DSM-5) devono essere necessariamente presenti per una diagnosi di Episodio Depressivo.

I sintomi più comuni sono: perdita di energie, affaticabilità, difficoltà di concentrazione e nella memoria, agitazione motoria e nervosismo, perdita o aumento di peso, disturbi del sonno, mancanza di desiderio sessuale e dolori fisici. Le emozioni prevalentemente sperimentate da chi soffre di questo disturbo sono tristezza, angoscia, disperazione, insoddisfazione, senso di impotenza, perdita della speranza, senso di vuoto.

Altri sintomi su cui è necessario porre attenzione sono la difficoltà nel prendere decisioni e nel risolvere i problemi, la ruminazione mentale (una forma di pensiero ciclico molto difficile da interrompere e basato su una valutazione negativa di se stessi e di episodi passati), sentimenti di autosvalutazione e di colpa, pensiero catastrofico e pensiero pessimista.

Chi soffre di depressione mette in atto comportamenti passivi, di evitamento delle persone e delle situazioni sociali, fino ad arrivare all’isolamento; si riduce l’attività sessuale e possono verificarsi tentativi di suicidio.

Quali sono le cause della depressione?

Le cause della depressione possono essere numerose e diverse da persona a persona. Le ricerche recenti hanno individuato cause genetiche, biologiche, ambientali, psicologiche e fisiche.

Quali sono le conseguenze della depressione?

La depressione può compromettere il normale funzionamento della persona che ne soffre in vari ambiti di vita. L’attività scolastica o lavorativa della persona può diminuire in quantità e qualità soprattutto a causa dei problemi di concentrazione e di memoria; le relazioni sociali diminuiscono a causa del ritiro sociale, e si presentano problemi nelle relazioni già esistenti (con il/la partner, i figli, li amici e i colleghi). L’umore condiziona, inoltre, anche il rapporto con sé stessi e il proprio corpo. È molto comune, infatti, che chi soffre di depressione abbia difficoltà a curare il proprio aspetto, mangiare e dormire in modo regolare.

Quanto è diffusa la depressione?

La depressione è il problema di salute mentale più diffuso, in Italia e nel Mondo, e il più sensibile all’impatto della crisi economica: riguarda circa 2,6 milioni di individui (4,3%), con prevalenze doppie tra le donne rispetto agli uomini in tutte le fasce di età. Per ulteriori informazioni leggi La salute mentale in Italia: cosa ci dicono i dati dell’Istat.

“Penso di soffrire di depressione…”: cosa fare?

Se dopo aver letto questo articolo sospetti di essere depresso, rivolgiti ad uno psicologo per una valutazione psicodiagnostica. Questo ti consentirà di parlare dei tuoi sintomi e di ricevere un parere di un esperto sul possibile trattamento.

Le sensazioni di disperazione che ti portano a pensare che nessuno possa aiutarti sono parte integrante del disturbo, ma non corrispondono alla realtà.

I tuoi amici e familiari possono aiutarti ascoltando i tuoi problemi, incoraggiandoti a intervenire e sostenendoti nei momenti peggiori. Chiedere un aiuto psicologico è importante perché la depressione non va via da sola, e solitamente si protrae per mesi o per anni in caso di mancato trattamento. Dopo la valutazione psicodiagnostica, sarà possibile scegliere insieme allo psicologo se sia necessario rivolgersi ad uno psichiatra per iniziare un trattamento farmacologico, oppure ad uno psicoterapeuta, per intraprendere una psicoterapia. Per approfondire quali sono le competenze dello psicologo, dello psicoterapeuta e dello psichiatra leggi l’articolo “Che differenza c’è tra lo psicologo, lo psicoterapeuta, lo psichiatra e il neurologo?”.

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